I rituali di purificazione esistono fin dai tempi antichi. E hanno una buona ragione: permettono al corpo di seguire i cicli della natura con armonia. Non siamo le stesse persone, costanti e di umore uniforme ogni giorno. Il nostro corpo è influenzato da una miriade di fattori come le stagioni, il tempo atmosferico, i cicli lunari, ma anche dalle incertezze della vita e dalle sfide quotidiane. Per mantenere il suo equilibrio, il corpo deve adattarsi continuamente.
Rientrare in sintonia con il proprio corpo
La vita moderna non consente al corpo di seguire i suoi bisogni e le sue fluttuazioni. La richiesta di performance costante ci obbliga a disconnetterci dai segnali che il corpo ci invia. Lo stress, l’alimentazione e alcune abitudini compensatorie portano anch'essi una quantità di tossine, che congestionano i nostri organi. Per questo motivo, è particolarmente importante adottare rituali che permettano di fermarsi, fare il punto e purificarsi, proprio come facevano i nostri antenati.
Sostenere gli organi
Il fegato e i reni sono i due principali organi di eliminazione del corpo umano. Il fegato, organo della rabbia, secerne la bile che aiuta a digerire i grassi, scioglie le tossine e sostiene il sistema immunitario. I reni, invece, si occupano della filtrazione e della purificazione del sangue. Come tutti i filtri, possono essere congestionati da un eccesso di rifiuti, rendendo fondamentale mantenerli in buone condizioni.
Ritualizzare
Cambiare abitudini o ritmo non è sempre facile, anche se per il meglio, e può essere fonte di stress e effetti collaterali. Comprendere l'importanza della propria azione e inserirla in qualcosa di più grande può aiutare a mantenere la decisione, per esempio, integrandola in un rituale più completo che includa lo spirito detox in tutte le sfere della vita: liberarsi dai legami tossici e dannosi, consumare cibi e cosmetici poveri di tossine, entrare in una fase di introspezione per scoprire i propri reali bisogni, rallentare e riconnettersi, passeggiare... le aree di intervento sono infinite.
Iniziare in primavera
Da sempre, il periodo di fine inverno / inizio primavera, noto per la grande pulizia, è stato considerato una fase ideale per una cura detox. È infatti il momento in cui la natura produce la linfa di betulla, un complemento detox per eccellenza con provate proprietà drenanti. Tuttavia, se leggete questo articolo in un altro periodo dell’anno, potrebbe essere che stiate uscendo dal vostro inverno personale e abbiate bisogno di rigenerare il vostro organismo adesso. Quindi, non aspettate necessariamente la primavera, non congelate i vostri bisogni corporei in regole rigide: l’importante è ascoltarvi, osservare il vostro corpo e i suoi bisogni.
I primi segni
Non possiamo negare che le tossine debbano uscire da qualche parte durante il rituale. A seconda della loro importanza, possono emergere pruriti, eruzioni cutanee, mal di testa, nausea o diarrea. È normale, inizialmente. Tenete duro, pensate alla gioia di ritrovare un corpo meno acido, meno infiammato, con una migliore vitalità e più energia. Forse vivete a basso regime da più tempo di quanto pensiate, restituite al vostro corpo il suo pieno potenziale naturale! Potete anche procedere gradualmente, a ritmo vostro, senza fermarvi improvvisamente. Spetta a voi percepire ciò che vi si addice meglio in base alla vostra energia del momento e al vostro temperamento.
Le piante che danno una mano
Adottare una dieta povera di tossine, o addirittura digiunare (seguendo le regole), è positivo, ma sostenere la detox con piante scelte con attenzione è ancora meglio. La linfa di betulla, ricca di minerali, è apprezzata da secoli per la sua azione depurativa. Aggiungendo alcuni germogli e giovani germogli, è possibile orientare e rafforzare l'azione, per esempio contro la cellulite, i problemi articolari o le gambe pesanti.
Il Ginepro
Conosciuto soprattutto per le sue bacche nere, utilizzate come spezia e rimedio, il giovane germoglio di ginepro sostiene l'azione depurativa del fegato e tutte le sue funzioni. Favorisce l’eliminazione dell’acidità e dell’infiammazione e contribuisce alla preservazione delle articolazioni. Riavvia anche la dinamica del rene. È un vero alleato per i terreni compensati, acidi e secchi.
Il Rosmarino
Pianta pioniera dei terreni degradati, i giovani germogli di rosmarino sono ben noti e utilizzati in diverse forme. Facilitano, sia internamente che esternamente, il rallentamento dei segni dell'invecchiamento catturando i radicali liberi. Proteggono anche il sistema epatico. Rigenerante e protettivo, tonico e rivitalizzante, sono ideali per drenare le "colle" dell’organismo e hanno una bella azione colagoga e coleretica.
La mia pozione magica
Si consiglia di assumere la linfa di betulla per 3 settimane per preparare il corpo alla cura detox. Per maggiori informazioni sulla linfa di betulla, consultate il prodotto.
Utilizzo: prendo un cucchiaio al mattino, puro o diluito in un bicchiere d’acqua. Poi faccio una settimana di pausa prima di iniziare con i germogli.
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